Dietro questo neologismo c’è un mondo, ovvero un festival arrivato alla sua XXIV edizione,sempre in grado di trovare nuove proposte restando fedele a se stesso.
Al centro un genere particolarissimo, la canzone “jazzata”, che fonde insieme la forma
“canzone” e lo swing, rendendo il festival un unicum in Italia. La canzone jazzata parla di
storie, di gangsters, di donne bellissime, di personaggi assurdi, ma quel che conta è che le tinte
siano sempre accesissime, non sono ammesse sfumature pastello, è la grinta dello swing a farla
da padrone e non ce n’è per nessuno. Si tratta di un genere che vede la luce negli anni Trenta
ma che è in grado di restare al passo con i tempi che cambiano, e questo festival sta a
dimostrarlo fin dal 1997: dunque non solo revival, ma molto spazio ad artisti contemporanei,
portatori di proposte originali e innovative. E quindi via lasciamoci trasportare nell’immenso
mare della musica da grandi nomi come Fred Buscaglione, Natalino Otto, Alberto Rabagliati,
Gorni Kramer, Bruno Martino, Renato Rascel o i Maestri Pippo Barzizza, Gianni Ferrio e
Bruno Canfora, ai quali negli anni Zazzarazzaz ha dedicato alcune delle sue edizioni, ma
anche da grandi esecutori del presente, i più vicini al genere quali Sergio Caputo o Stefano
Bollani, Nicola Arigliano o Giorgio Conte, ma anche artisti del calibro Vinicio Capossela,
Franco Cerri, Nada, Rossana Casale, Neffa, Romano Mussolini, Paolo Belli, Memo Remigi,
Gino Latilla, Joe Sentieri, Tony Dallara…
A riempire le strade di Sanremo – negli anni Villa Ormond, Piazza San Siro o Pian di Nave,
queste le location del festival – con il suono elegante del pianoforte o con il rombo delle
orchestre swing e la voce dei tanti cantanti che ne hanno calcato il palcoscenico, torna
Zazzarazzaz il festival della canzone jazzata che quest’anno per iniziativa dell’ideatore e
direttore artistico Freddy Colt viene dedicato al ricordo del Maestro Enzo Ceragioli, un
valente pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra attivo dagli anni ’30 agli
anni ’70 sia in ambito jazzistico che in quello della cosiddetta musica leggera.
L’atmosfera che si respira durante la rassegna è impagabile grazie soprattutto ad uno zoccolo
duro di fans scatenati che danno un’energia del tutto particolare ai concerti che diventano dei
caleidoscopi di suoni, colori e profumi d’estate che si propagano per tutta la città.
L’edizione 2023 si terrà sul palco comunale allestito nella centralissima Piazza Borea d’Olmo
e si articola in due serate-concerto con tre orchestre e sei cantanti come sempre selezionati a
livello nazionale: giovedì 17 agosto si alterneranno sul palco i Swing Kids, orchestra stabile di
Zazzarazzaz con l’ospite Giampaolo Casati alla tromba e l’intervento del cantautore Federico
Stragà, e l’Eufonika Jazz Band; venerdì 18, dopo l’apertura affidata alla voce e chitarra di
Lorenzo Piccone, sarà protagonista della serata l’orchestra genovese “The Nine Pennies”.
Tutti gli artisti omaggeranno il Maestro Ceragioli con l’interpretazione di alcuni suoi brani.
Le serate saranno presentate da Alex Cosentino con interventi critici di Roby Berlini.
Sabato 19 è previsto inoltre, nella Pigna di Sanremo, un evento collaterale dal titolo “Elogio
del Theremin”, in collaborazione con Sanremo Patafisica (Piazza del Capitolo, ore 11).
Il festival Zazzarazzaz, organizzato dal Centro Studi Musicali “Stan Kenton” con il sostegno
degli Assessorati al Turismo e Cultura del Comune di Sanremo, si svolge sotto l’egida del
Sultanato dello Swing e con il patrocinio della Fondazione Lelio Luttazzi di Roma.
GLI ARTISTI e LE SERATE
Giovedì 17
Giampaolo Casati & the Swing Kids special guest Federico Stragà
in “Back to the Fifties” Eufonika Jazz Band
in “Canzone d’Autore in Jazz”
GIAMPAOLO CASATI, trombettista genovese nato nel 1959, è il solista ospite dell’Orchestra Stabile dello Swing in occasione di Zazzarazzaz 2023. È uno dei trombettisti jazz più attivi sia come solista che in contesto orchestrale: vanta collaborazioni con jazzisti italiani e stranieri di grande rilievo, tra cui Carla Bley, Ralph Moore, Joe Lovano, Giorgio Gaslini, Mario Raia, Paul Jeffrey, Natalie Cole, Bruno Tommaso, Charlie Mariano, Steve Lacy, Benny Golson, Riccardo Zegna, Enrico Rava. Ha fondato con Piero Leveratto la “Bansigu Big Band” di Genova e collaborato a numerosissimi progetti orchestrali che lo hanno portato a suonare ripetutamente negli Stati Uniti, in Giappone, a Parigi e in Cina, oltre che nei maggiori festival jazz italiani come Umbria Jazz, Roccella Jonica e Siena Jazz.
Molto attivo anche sul fronte della didattica, ha insegnato al Conservatorio di Marsiglia (Francia), nel dipartimento musicale della Duke University del North Carolina (USA) e al Conservatorio Niccolo Paganini di Genova, dove tiene la cattedra di Musica d’Insieme Jazz.
I SWING KIDS ovvero “I ragazzi dello Swing” sono una band specializzata nello swing italiano e nel jazz storico del Bel Paese. Attraverso progetti di rivalutazione del repertorio degli anni ’30, ’40 e ’50 hanno reso omaggio ad autentici pionieri quali Pippo Barzizza, Gorni Kramer, Enzo Ceragioli, Francesco Ferrari, Angelo Giacomazzi, Natalino Otto, Alberto Rabagliati, Piero Pizzigoni, Renato Rascel, Gianni Fenati, o a geniali interpreti e continuatori come Fred Buscaglione, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, Bruno Lauzi, Fred Bongusto, Gianni Ferrio, Riz Ortolani, Henghel Gualdi e molti altri.
Nati nel 2016 come orchestra-laboratorio per i giovani talenti jazz del Ponente Ligure, sotto l’attenta guida del Maestro Freddy Colt, hanno poi avuto modo di sviluppare diversi progetti artistici, partecipando ad eventi, festival, rassegne, feste private e dal 2020 sono stati designati quale “Orchestra Stabile dello Swing” in seno al Festival Zazzarazzaz di Sanremo.
Nei suoi primi sette anni di attività hanno avuto modo di collaborare dal vivo con personaggi di rilievo del mondo artistico italiano, tra cui Petra Magoni (voce), Mauro Ottolini (trombone e voce), Felice Reggio (tromba e flicorno), Lorenzo Hengeller (voce e pianoforte), Vanessa Tagliabue-Yorke (voce), Massimo Altomare (voce), Reddy Bobbio (pianoforte e arrangiatore), Franco Fasano (voce), Michele Samory (tromba e compositore).
Per la stagione primaverile ed estiva 2023 hanno dedicato i loro concerti al centenario di Lelio Luttazzi partecipando, con grande successo, al Festival Internazionale del Jazz di Trieste lo scorso 17 luglio.
Nel programma per Zazzarazzaz sono presenti omaggi al Maestro Enzo Ceragioli, all’attrice Isa Barzizza, e ai centenari di Lelio Luttazzi e di Nicola Arigliano.
L’Ospite d’Onore
FEDERICO STRAGÀ, nato a belluno nel 1972, approda a Sanremo Giovani nel 1997, e l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con il brano “Siamo noi”. Nel 2000 il suo brano “L’astronauta” domina le classifiche radiofoniche, mentre nel 2002 vince “Un disco per l’estate” con il singolo “Il coccodrillo vegetariano”. Nel 2003 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, nella categoria Big, affiancando Anna Tatangelo con il brano “Volere volare”. Il 2008 è l’anno che segna il suo avvicinamento allo Swing pubblicando l’album “Federico Stragà canta Frank Sinatra” con cui ottiene consensi e una partecipazione, nel 2010, al Bologna Jazz Festival. Dopo aver pubblicato nel 2018 il suo primo album interamente cantautorale, è attualmente impegnato in un omaggio alla musica di Lucio Dalla.
EUFONIKA JAZZ BAND è una formazione, attiva da alcuni anni, incentrata sulla voce della cantante “crooner” Amelia Cimiotti e la direzione musicale del Maestro Simone Giacon, valente clarinettista e sassofonista sanremese. Il programma intitolato “Omaggio alla Canzone d’Autore Italiana in Jazz” presenta una originale rivisitazione dei brani più significativi dovuti alla grande “scuola” di Tenco, Endrigo, Bindi, De Andrè, Modugno, Conte, Jannacci, Fossati e Bruno Martino. L’importanza dei testi cantautorali, in questa rivisitazione, non è seconda all’interpretazione degli strumentisti, attraverso arrangiamenti fortemente “jazzati” che prevedono spazi solistici d’improvvisazione. Significativa sotto questo profilo la partecipazione del Maestro Massimo Dal Prà, virtuoso pianista e direttore d’orchestra attivo su più fronti. Completano la formazione il contrabbassista Mauro Demoro e il batterista Lorenzo Pescio.
Venerdì 18
The Nine Pennies
in “Swinginitaly”
THE NINE PENNIES, nati nel 1998, sono un’orchestra jazz composta da 10 musicisti: Mario Martini (tromba), Denis Trapasso (trombone), Roberto Trabona (sax contralto), Paolo Piccardo (sax tenore), Roberto Moretti (sax baritono), Fulvio Vanlaar (piano), Marco Parodi (chitarra), Roberto Resaz (contrabbasso, voce, leader), Luca Rigazio (batteria), Erika Celesti e Paolo Mosele (voci soliste).
L’orchestra, pur attingendo principalmente al repertorio del jazz classico, getta un ideale ponte fra il jazz tradizionale e lo swing, eseguendo con personalissimo stile il repertorio che comprende arrangiamenti propri o scritti da un eccezionale musicista italiano: Fabiano “Red” Pellini.
The Nine Pennies hanno in curriculum partecipazioni a Festival Jazz e Swing in Italia e in Europa come, fra i più importanti, Fribourg Jazz Parade, Saint-Raphael Jazz New Orleans, Como Swing Crash, Milano Swing ‘n Milan, Torino Swing Festival, Monaco di Baviera Rock That Swing Festival e Balboa e Balboa and Shag Weekend,, Mandelieu Balboa On The Promenade, Lubiana Sweet Swing Festival.
Nel 2002, in occasione dell’ottantennale della nascita di Natalino Otto, The Nine Pennies furono protagonisti di una serata in suo onore a Cogoleto, sua cittadina natale, eseguendo propri arrangiamenti di sue famose canzoni. Questa esperienza ha destato la curiosità e l’interesse della Band, che ha continuato ad ampliare e presentare anche il repertorio di swing italiano.
A Sanremo The Nine Pennies presenteranno un programma dedicato allo swing italiano dagli anni del dopoguerra ai giorni nostri. Lelio Luttazzi, Gorni Kramer, Bruno Martino, Fred Buscaglione, Fred Bongusto, Rossana Casale, Sergio Caputo, sono solo alcuni fra i musicisti ai quali la band genovese renderà omaggio.
La seconda serata di concerti sarà aperta dal giovane polistrumentista e cantante LORENZO PICCONE, reduce da un lungo soggiorno artistico a Nashville (USA). Bluesman appassionato di canzone d’autore, jazz, musica folk e tradizionale, Piccone presenterà il brano “Niente baci!” del Maestro Enzo Ceragioli e, con apposita cerimonia, sarà ammesso al Sultanato dello Swing.
L’EVENTO COLLATERALE
Nell’ambito di Sanremo Patafisica, nuova iniziativa sorta sotto l’egida dell’Accademia della Pigna di Sanremo con il patrocinio del MAU di Torino, si terrà a conclusione di Zazzarazzaz 2023 un evento speciale ambientato in Piazza del Capitolo nella Pigna: sabato 19 agosto alle ore 11 viene presentato l’incontro “Elogio del Theremin tra Sultanato dello Swing e Sanremo Patafisica” ovvero una performance dedicata al più antico strumento musicale elettronico – il Theremin, appunto – grazie alla partecipazione di vari ospiti: il performer Domenico Graglia, l’etnomusicologo Silvio Ripamonti, il critico letterario Marco Innocenti, il discografo Roberto Berlini, coordinati dal “maestro di cerimonie” Freddy Colt.
Sia i concerti che l’evento collaterale sono ad ingresso e libero gratuito per il pubblico.
IL DEDICATARIO DELLA XXIV EDIZIONE
Il Maestro Enzo CERAGIOLI (1908-1999) è stato un compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e pianista nativo della Versilia ma attivo a Milano dagli anni ’30 ai primi anni ’70. Esordisce come uno dei più preparati jazzisti della prima generazione italiana dando vita ai “Maestri del Ritmo”, poi collaborando strettamente con Gorni Kramer.
Negli anni ’40 è animatore del Quintetto del Delirio che accompagna il cantante-comico Pippo Starnazza. Direttore artistico della casa discografica Odeon, ha modo di collaborare con numerosi artisti tra i quali Carlastella, Corrado Lojacono, Joe Sentieri, Luciano Tajoli, Johnny Dorelli, Meme Bianchi e il Trio Passatore. Successivamente creò le proprie Edizioni Musicali “Magistral” con relativa etichetta discografica.
La sua bravura pianistica non ha messo in ombra le sue qualità di autore e di direttore d’orchestra in grado di spaziare da repertori semi-colti (dalla sinfonia all’operetta) al jazz e al pop. Alcune sue canzoni sono entrate di diritto nel repertorio dello swing italiano più autentico: si ricordino almeno “Baldo Baldo (Arcibaldo)” e “Che musetto!”. La prima fu ripresa anche da Freak Antoni negli anni ’80, la seconda ha avuto diverse interpretazioni tra cui quelle di Elio Lotti e Silvana Fioresi.
In ambito cantautorale, suo è l’arrangiamento originale della canzone “Il nostro concerto” di Umberto Bindi. Negli anni del dopoguerra ha diretto a più riprese le orchestre della Rai, anche al Festival di Sanremo, e ha scritto inoltre pagine moderne con l’ausilio dell’elettronica.
Lo stile di Ceragioli è improntato ad originalità e gran classe, pregi che risaltano regolarmente nelle sue partiture.
Nel 1997 la casa discografica Warner ha dedicato al Maestro Ceragioli un CD antologico con alcune sue incisioni di musica strumentale degli anni ’50.
“Cambia la location – commentano gli assessori Silvana Ormea (cultura) e Giuseppe
Faraldi (turismo) – ma non mutano l’essenza e l’unicità di “Zazzarazz”, tradizionale
rassegna che giunge alla sua 24a edizione e rappresenta una delle tante sfaccettature
dell’anima musicale di Sanremo. La canzone “jazzata” è davvero un genere
particolare che affonda le radici negli anni Trenta del secolo scorso, rievocando così
atmosfere d’antan, che arricchiscono l’offerta d’intrattenimento della città nel
periodo clou dell’estate. Musica e cultura al tempo stesso, ora nella “rivisitata”
piazza Borea d’Olmo, in pieno centro, dopo gli anni a villa Ormond, Pian di Nave e
piazza San Siro. Un motivo in più per lasciarsi attirare dal richiamo di questo
festival, organizzato dal Centro Studi Musicali “Stan Kenton”, con il sostegno degli
assessorati al turismo e alla cultura. Due serate-concerto con protagonisti tre
orchestre e sei cantanti selezionati su scala nazionale, per una formula capace di
coinvolgere non soltanto gli appassionati del genere. Interessante anche la “coda”
dell’evento, sabato 19 agosto, nella suggestiva Pigna, con la riscoperta del theremin,
il più antico strumento musicale elettronico”.