I Giardini di Villa Ormond di Sanremo si protendono verso il mare e sono la cornice a mezzogiorno del lussureggiante Parco che da oltre un secolo abbellisce la villa costruita per volere di Michel Louis Ormond nella seconda metà dell’Ottocento
Un elegante spazio, luogo d’incontri e riposo, festose cerimonie e cornice di ricordi, cartolina di un’epoca di artisti, uomini potenti e viaggiatori. Nato dall’intraprendenza di una famiglia franco-svizzera, oggi è parco pubblico e si fregia del gusto estetico di botanici, agronomi e paesaggisti che qui piantarono collezioni di palme, alberi e arbusti provenienti da ogni continente, in una sapiente fusione di forme e colori. Uno scrigno prezioso di biodiversità vegetale, il Parco è testimonianza vivente di terre lontane, che il sole e il mite clima della Città dei Fiori ha accolto per il piacere di residenti e ospiti.
Il parco di Villa Ormond fa parte del progetto Jardival2 – Valorizzazione dei giardini della Riviera franco – italiana 2
Il Parco di Villa Ormond nasce su terreni della proprietà Rambaldi, che un tempo erano destinati alla coltivazione di agrumi e olivi e dove campeggiavano anche esemplari di palma da datteri. La loro presenza confermava la dicitura catastale napoleonica del luogo, che lo identificava come palmeto. La proprietà fu acquistata dalla famiglia Ormond nella seconda metà dell’Ottocento.
Michel Louis Ormond (1828 -1901), svizzero, era titolare di una affermata attività commerciale di tabacchi, che gli aveva permesso di accumulare una considerevole ricchezza. La moglie francese, Marie Marguerite Renet ambiva a vivere in un luogo ameno, dove trovare sollievo la propria salute. Entrambi scelsero Sanremo, conosciuta già al tempo come rinomata località turistico-balneare. Il terribile terremoto del 1887 danneggiò gravemente la vecchia residenza. Louis decise di demolire completamente l’edificio, tolse l’antico oliveto e affidò il progetto di costruzione di una villa prestigiosa all’architetto svizzero Emile Réverdin. La villa, con portici e logge, fu completata nel 1889 e il grande Parco che era attraversato dalla via Aurelia e dalla ferrovia venne trasformato in chiave romantica, privilegiando la riservatezza dei luoghi e, come disse il poeta ligure Francesco Pastonchi “passeggiava l’invisibile madame Ormond”. Dopo la morte di Marie Marguerite (1925), la villa e il Parco furono acquistati dal comune, al tempo del podestà Pietro Agosti.
Nel 1928 Il Parco fu reso pubblico e al suo interno, nella porzione sottostante la via Aurelia, fu costruita una fontana su progetto dello stesso podestà.
Il giardino offre oggi una straordinaria esuberanza botanica, frutto di piantagioni che si sono susseguite nel tempo e vanta una moltitudine di piante esotiche acclimatate e provenienti dai cinque continenti. Prestigioso è il Palmetum, che onora la storia di Sanremo e l’antico legame con le palme coltivate per le comunità religiose ebraiche e cristiane già nel lontano XIV secolo. Il parco ospita il monumento al giornalista, letterato, politico e storico messicano Ignacio Manuel Altamirano, che visse gli ultimi anni della sua vita a Sanremo. Tra le palme del giardino campeggia anche il monumento a Re Nikola I, padre della Regina Elena di Savoia.
Le piante del Parco di Villa Ormond
Il Parco di Villa Ormond, in Sanremo, ospita una notevole biodiversità vegetale come conseguenza del lungimirante lavoro paesaggistico e di acclimatazione svolto negli ultimi due secoli da valenti botanici e curatori che si sono succeduti. Quanto vediamo oggi è, pertanto, il risultato di numerose piantagioni di interessanti specie esotiche che ben si sono adattate al clima locale.
Negli spazi verdi del Parco sono state censite 245 tra specie, ibridi e varietà orticole di piante esotiche e, in misura minore, autoctone. Queste piante appartengono a 66 famiglie diverse di cui le più rappresentate – per specie e varietà – sono: Arecaceae (30), Asparagaceae (18), Rosaceae (14), Fabaceae (13); i generi rappresentati sono 173.
Per quanto riguarda la provenienza di queste piante, si nota come la distribuzione delle aree di origine sia la seguente:
Africa: 30 specie
Asia: 19
Cina, Giappone: 28
Australia: 28
America meridionale: 36
Messico: 23
Autoctone in Italia: 15
Ibridi orticoli: 10
Altre zone: 15
Elenco e descrizione delle piante:
- Phoenix dactylifera L.
- Chamaerops humilis L.
- Bougainvillea glabra Choisy
- Cedrus libani A. Rich.
- Wisteria sinensis Sweet
- Rosa banksiae W.T.Aiton
- Washingtonia filifera W.Wendl.
- Syagrus romanzoffiana Glassman
- Brahea armata S. Watson
- Magnoliaceae
- ARECACEAE Bercht. & J.Presl.
- Phoenix reclinata x canariensis Jacq.
- Butia capitata (Mart.) Becc.
- Araucariaceae Henkel & W.Hocst.
- Pinus pinea L
- Cupressus sempervirens L.
- Phoenix roebelenii O’Brien
- Cycadaceae Pers.
- Howea forsteriana Becc.
- Jubaea chilensis (Mart.) Becc.
- Phoenix reclinata Jacq.
- Cedrus atlantica var. Glauca Carriere
- Trachycarpus fortunei W.Wendl.
- Melia azedarech L.
- Jacaranda mimosifolia D.Don.
- Taxus baccata L.
- Strelitziaceae Hutch.
- Phoenix canariensis Chabaud
- Asparagaceae Juss.
- Washingtonia robusta W.Wendl.
- Asparagaceae Juss.
- Dracaena draco L.
- Nolina longifolia Hemsl.
- Phoenix theophrasti Greuter
- Erythrina crista-galli L.
PROGETTO JARDIVAL 2 finanziato con i fondi del P.O. INTERREG VI-A France-Italia
ALCOTRA 2021-2027