Il genere Phoenix corrisponde alla traduzione del greco phoinix = palma. In greco phoinix è il femminile di phoenix, nome dato al famoso uccello mitologico, che rinasce dalle proprie ceneri come la palma da datteri rinasce dopo un incendio. Un’altra spiegazione è rappresentata dalla sua presunta origine fenicia. L’epiteto specifico reclinata, dal latino reclinatus = inclinato, evidenzia il portamento ricurvo delle foglie.
| Nome comune | Palma del Senegal |
| Origine | Cresce in gran parte del continente africano, dal Senegal sino all’Africa Meridionale, nel Madagascar e nelle Isole Comore. La sua diffusione varia dal livello del mare fino alle montagne, dove preferisce luoghi umidi ed è rappresentata da diversi ecotipi. |
Descrizione | Palma cespitosa, con numerosi stipiti sottili, foglie pennate, ricurvate, con pinnule di colore verde scuro lucido; piccioli fini, giallastri e armati di spine. Palma monoica, con infiorescenza maschile formata da piccoli fiori di colore bianco panna. Racemo floreale femminile con peduncolo giallo, che vira all’arancione. I frutti (drupe) sono di colore giallo-arancione con una polpa zuccherina, di cui si nutrono gli uccelli, favorendone la dispersione. Il seme, simile ad un chicco di caffè, è contrassegnato, come per tutte le Phoenix, da un solco longitudinale. In alcune regioni africane viene estratta la linfa zuccherina per ottenere “vino di palma”, mentre le foglie intrecciate servono a formare tappeti e utensili domestici. I germogli possono essere consumati crudi o cotti come verdura dalle popolazioni locali, mentre le foglie sono un buon cibo per gli elefanti. Il legno, resistente e poco putrescibile, viene utilizzato per costruire capanne. Si annota un impiego di P. reclinata nella medicina tradizionale. Le palme P.reclinata dei giardini di Villa Ormond sono state piantate nel periodo 1974-80. |
