Orchestra Sinfonica di Sanremo insieme al violinista ucraino Oleksandr Semchuk
Torna nuovamente sul palco del Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo Oleksandr Semchuk, il violinista ucraino protagonista lo scorso marzo del concerto “La Musica che unisce”. Allora si era esibito con la violinista russa Ksenia Milas. Due artisti, marito e moglie, determinati a lanciare un forte messaggio di pace all’insegna della musica insieme all’Orchestra Sinfonica di Sanremo e, nei mesi a seguire quel primo concerto, insieme a tante altre importanti realtà musicali italiane.
Il concerto di questa sera giovedì 10 novembre, diretto dal M° Giancarlo De Lorenzo, prevede l’esecuzione della Sinfonia n 7 Op. 92 in la maggiore di Ludwig van Beethoven. Si tratta di un’opera composta quattro anni dopo la Pastorale (1808) caratterizzata da forti innovazioni formali e da una marcata vis ritmica.
Nella seconda parte della serata, il Concerto per violino e orchestra in re magg Pp. 35 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Per la prima esecuzione in pubblico il compositore pensò a Leopold Auer, ma questi declinò l’incarico perché riteneva alcuni passaggi ineseguibili. Fu pertanto Adolf Brodsky ad interpretare il Concerto a Vienna nel 1881, con Hans Richter alla direzione. Un concerto ricco di novità stilistiche, stroncato inizialmente dalla critica, che divenne popolarissimo in breve tempo.
Si tratta di un’opera scritta a Clarens, vicino al Lago di Ginevra, nella primavera del 1878. Nello stesso anno il compositore aveva soggiornato anche a Sanremo. Un periodo raccontato nel libro “Lettere da Sanremo (1877-1878)” a cura di Marina Moretti (https://www.zecchini.com/index.php?route=product/search&search=SET2022) che sarà presentato il prima del concerto.
Il volume svela un aspetto ai più inedito di Čajkovskij. Il grande compositore russo era giunto a Sanremo con uno dei suoi fratelli ed un cameriere nel corso di un lungo viaggio in Europa. Si fermò alla Pension Joly pensando di soggiornarvi pochi giorni, ma il clima era così piacevole e l’ambiente così accogliente che finì per restarvi più di un anno portando a termine qui uno dei suoi capolavori, “Evgenij Onegin“. L’opera riporta i dettagli – e la corrispondenza – legati al soggiorno sanremese dal dicembre 1877 al febbraio 1878 e racconta anche quale fosse la vita di un piccolo gruppo di émigrés (non c’erano solo i Čajkovskij ma anche altri russi ed altri stranieri provenienti da diversi Paesi europei) nella cittadina ligure in quegli anni.
Le prove della mattina (dalle 10 alle 12) saranno aperte al pubblico delle scuole di Sanremo.
Informazioni, note di sala, biglietti
Prove aperte per le scuole h.10-12:
Concerto serale h.21.00: