Il termine generico Butia è il nome assegnato dal botanico Barbarosa Rodrigues, Direttore del Giardino Botanico di Rio de Janeiro ed è la trasformazione portoghese del nome vernacolare brasiliano mbotià, che significa spinoso o dentellato e vuole indicare i piccioli armati di robuste spine. L’epiteto specifico capitata deriva dal latino capit = testa, in relazione alla corona di foglie arcuate e assai dense, che formano una bella chioma tondeggiante e compatta.
Nome comune | Cocchetto del Brasile, Palma da vino, Palma delle albicocche |
Origine | Cresce prevalentemente nelle zone subtropicali e temperate calde dell’America del Sud. La si trova nelle zone situate a partire dal sud del Brasile sino al Paraguay e Uruguay. Alcune specie prediligono le regioni boschive del litorale, mentre altre si sviluppano bene sugli altopiani. |
Descrizione | Stipite solitario, che può raggiungere i 6-8 metri, di colore grigiastro, che conserva i residui delle basi delle vecchie foglie. Il picciolo è robusto e guarnito alla base da fibre incrociate, che si trasformano in spine nere orientate verso l’alto sino alle prime pinnule. Queste ultime sono elegantemente arcuate, di colore grigio verde, glaucescenti e cerose sulla pagina inferiore.Palma monoica, con infiorescenze interfogliari, racchiuse in spate glaucescenti e lisce, molto ramificate, con fiori unisessuali di colore giallo; i fiori femminili sono alla base dell’infiorescenza, mentre quelli maschili sono all’apice. I frutti, di forma ovoidale, sono di colore variabile, da giallo a rosso-arancione, profumati e hanno sapore agrodolce. Sono eduli e contengono pectina, per cui largamente utilizzati per ottenere marmellate, oltre a bevande alcoliche (Rum). Sono agrodolci, polposi e si consumano freschi. Dai semi si può estrarre olio commestibile. Gli esemplari dei giardini di Villa Ormond sono stati piantati nel 1995. |