Etimologia incerta, complicata dal fatto che sia il termine latino, cedrus, che greco, κέδρος cédros, sono stati utilizzati per indicare specie differenti ora incluse nei generi Cedrus e Juniperus. Di probabile origine semitica, molti fanno notare l’assonanza con l’ebraico אֶרֶז héder, più volte citato nella Bibbia e riferito per lo più al Cedrus libani, e con l’arabo قطران qaṭrān resina. Il termine specifico allude all’areale d’origine.
Nome comune | Cedro dell’Atlante |
Origine | Cresce sui monti dell’Atlante, in Marocco, Algeria e Tunisia, all’estremità occidentale del Nord Africa, dove forma foreste sui pendii delle montagne. Attualmente il Marocco possiede la più estesa superficie boschiva di cedro dell’Atlante al mondo, ma la specie è in pericolo a causa dello sfruttamento delle foreste e gli estesi degli incendi |
Descrizione |
Grande albero, eretto, robusto, che può superare i 30 metri di altezza, con corteccia cinerea e liscia; ramificazioni numerose e sparse, brevi e rigide, a volte rivolte verso l’alto, disposte a piramide conica. Foglie persistenti, riunite in rosette, verticillate sui corti rami (brachiblasti), aghiformi, sub quadrangolari, compresse, lunghe circa 2 centimetri e di colore glauco-cenerognolo. Specie monoica, con organi maschili in amenti squamosi, eretti e solitari, lunghi circa 5 centimetri e giallastri per la grande quantità di polline che producono. Strobili femminili generalmente posizionati sulla parte superiore dell’albero, formati da coni ovali, ombelicati all’estremità, di 6-9 centimetri, composti da scaglie legnose e compatte, sottili, obovato-cuoriformi, che iniziano a separarsi dal 2°anno. Semi cuneiformi, con ala triangolare. Il cedro dell’Atlante è un albero elegante e maestoso e i vivai ne offrono numerose varietà orticole. . |