Via Roglio – “nidi” di ragno
Prima della copertura, il torrente San Francesco scorreva a valle della Pigna, parallelamente a via Porte Candelieri. Questa zona è oggi quasi irriconoscibile per l’opera di tombinatura dell’alveo del San Francesco. Della topografia di questa zona possiamo avere un’idea dalle mappe storiche della città.
Occorre dunque un certo sforzo d’immaginazione, per rileggere questo passo del Sentiero:
Pin va per i sentieri che girano intorno al torrente, posti scoscesi dove nessuno coltiva. Ci sono strade che lui solo conosce e gli altri ragazzi si struggerebbero di sapere: un posto, c’è, dove fanno il nido i ragni, e solo Pin lo sa ed è l’unico in tutta la vallata, forse in tutta la regione: mai nessun ragazzo ha saputo di ragni che facciano il nido, tranne Pin… […] Lì, tra l’erba, i ragni fanno delle tane, dei tunnel tappezzati d’un cemento d’erba secca; ma la cosa meravigliosa è che le tane hanno una porticina, pure di quella poltiglia secca d’erba, una porticina tonda che si può aprire e chiudere. (Il sentiero dei nidi di ragno)
Ma è vero che i ragni fanno il “nido”? Meglio parlare di tane o cunicoli che alcune specie di ragni fossori scavano nella terra. Si tratta del genere Nemesia, ragni che vivono all’interno di tane verticali scavate nel terreno, protette in superficie da una copertura sottile.
È notte: Pin ha scantonato fuori dal mucchio delle vecchie case, per le stradine che vanno tra orti e scoscendimenti ingombri di immondizie. Nel buio le reti metalliche che cintano i semenzai gettano una maglia d’ombre sulla terra grigio lunare […] Pin va per i sentieri che girano intorno al torrente, posti scoscesi dove nessuno coltiva. […] È una scorciatoia sassosa che scende al torrente tra due pareti di terra ed erba. […] Pin vaga tutto solo per i sentieri del fossato e cerca il posto dove fanno la tana i ragni. Con uno stecco lungo si può arrivare fino in fondo ad una tana, e infilzare il ragno, un piccolo ragno nero, con dei disegnini grigi come sui vestiti d’estate delle vecchie bigotte. (Il sentiero dei nidi di ragno)
In questo posto segreto che solo lui conosce, Pin ha nascosto la pistola sottratta al soldato tedesco. Appena fuori dalla Pigna, Pin si muove fra «orti e scoscendimenti ingombri di immondizie». La descrizione non è dissimile da quella che si legge nella Strada di San Giovanni:
Al di là [del torrente San Francesco] si levava, come una quinta, – il torrente era nascosto giù in fondo, con le canne, le lavandaie, il lerciume dei rifiuti sotto il ponte del Roglio, – la riva di Porta Candelieri, dov’era uno scosceso terreno ortivo allora di nostra proprietà. (La strada di San Giovanni)
Difficile dire se Calvino abbia davvero visto qui i ragni che scavano queste tane, ma la descrizione offerta nel Sentiero, accanto a quella più riconoscibile nella Strada di San Giovanni, ci rinviano al torrente San Francesco che ancor oggi scorre, pur completamente coperto, sotto «la riva di Porta Candelieri», nell’attuale via San Francesco. Dagli anni ‘50 in avanti un’aggressiva e soffocante opera edilizia ha cancellato completamente lo scenario calviniano: il torrente scorre intombato per quasi tutto il suo corso. Chi proseguirà l’itinerario, potrà scorgere il corso d’acqua solo per un breve tratto lungo via San Francesco e poi oltre il ponte di Baragallo. Perduto alla vista il torrente, insieme le scorciatoie scoscese, gli orti, il ponte del Roglio, fors’anche i ragni, con i loro “nidi”, ci resta soltanto (ma non ci pare poca cosa!) la straordinaria forza di una delle più belle pagine della nostra letteratura.
✏️ Martina D’Amore
🚶🏻Proseguire su via Roglio, rondò Volta e via Volta, svoltando poi a sinistra in via Meridiana
🔜 Vai alla Tappa 29 – via Meridiana – Villa Meridiana
🔙 Ritorna alla Tappa 27 – Via Romolo Moreno