Il Den Bacchanaliska Kören si esibirà con l’Orchestra Sinfonica giovedì 26 ottobre alle 21.00 presso la Chiesa Santa Maria degli Angeli e sabato 28 ottobre alle 19.00 al Teatro dell’Opera del Casinò. Chiuderà la settimana sanremese domenica 29 ottobre alle 15.00 nell’ex chiesa di Santa Brigida
Questa settimana un doppio appuntamento con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo caratterizzato dalla straordinaria presenza del Den Bacchanaliska Kören, il più antico coro maschile ancora attivo della Svezia e dei Paesi nordici.
Il primo appuntamento giovedì 26 ottobre alle 21.00 per il concerto – a ingresso libero – presso la Chiesa Santa Maria degli Angeli a Sanremo nel corso del quale sarà eseguito il celebre Requiem di Luigi Cherubini, capolavoro assoluto della letteratura sacra ottocentesca. L’opera commissionata da re Luigi XVIII a Cherubini per rendere omaggio al fratello giustiziato ventiquattro anni prima e a tutte le vittime della Rivoluzione, venne composta nel 1816 a Parigi ed eseguita per la prima volta – diretta dallo stesso compositore – nella Basilica di Saint-Denis il 21 gennaio 1817.
Contrariamente alla prassi dell’epoca, la composizione non prevede l’utilizzo di voci solistiche ma si fonda unicamente sull’apporto corale e strumentale. In orchestra mancano i flauti e gli altri fiati sono utilizzati con parsimonia, solo in alcune sezioni. Questo contribuisce a dare all’opera un tono composto, raccolto, meditativo. Fu proprio questo l’aspetto che impressionò favorevolmente i contemporanei. Beethoven dichiarò di preferire il Requiem di Cherubini a quello di Mozart e chiese che fosse eseguito al suo funerale (e così avvenne a Vienna nel 1827).
All’organo Olof Andersson, alla direzione del concerto il M° Ian Plaude, rektor/director del University College of Music Education di Stoccolma (Stockholms Musikpedagogiska Institut, SMI) che dirigerà anche il concerto di sabato 28 ottobre alle 19.00 al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo.
“Musica dei Paesi nordici per coro e orchestra” sarà un viaggio nel peculiare nazionalismo musicale dei Paesi nordici caratterizzato dalla tendenza alla nostalgia, all’interesse per gli aspetti onirici, misteriosi, all’amore per una natura che a quelle latitudini è bella, ma selvaggia, aspra, severa.
Ad inquadrare il ricco programma di sabato le parole del M° Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo: “A sud delle Alpi sono noti soprattutto i musicisti del pieno periodo romantico, come il danese Niels Gade o il norvegese Edvard Grieg, mentre quelli della generazione successiva sono ingiustamente poco conosciuti. Lo stesso Edvard Grieg è conosciuto quasi esclusivamente per le Suite dal Peer Gynt, il Concerto per pianoforte e orchestra e poco altro. Invece la sua produzione è assai più vasta e riserva interessanti sorprese, specialmente nel campo sinfonico corale”.
Il Landkjenning op.31, per coro e orchestra, ad esempio, fu scritto nel 1872 ed eseguito nella fortezza di Akershus. Il testo è una poesia di Bjørne Bjørson e parla di Olaf Tryggvason, il re vichingo che diffuse il cristianesimo in Norvegia nel medioevo. Meno conosciuto è lo svedese Hugo Emil Alfvén, che fu anche violinista e direttore d’orchestra. Festspel op. 25 fu composto per l’inaugurazione del Nuovo Teatro Drammatico di Stoccolma. Per coro e orchestra è invece Gryming vid havet, del 1933, su testo dello scrittore svedese Sten Selander: i versi descrivono il mare, apparentemente calmo in superficie, ma agitato nelle profondità, il silenzio carico di tensione e il cielo mattutino, a tinte rossastre, che lascia presagire l’arrivo della tempesta dal mare, virile, gloriosa e potente.
Svedese è anche Ivar Widner, trombettista e direttore di bande militari. Min stamfar (traducibile approssimativamente con “Il mio antenato”) è su testo di Verner von Heidenstam, premio Nobel per la Letteratura nel 1910. Sverige è un canto di Wilhelm Stenhammar su testo di Verner von Heidenstam. Fu concepito come inno nazionale svedese. Il testo è infatti fortemente connotato in senso patriottico e viene cantato tradizionalmente il 31 dicembre. Gunnar August Söderman è considerato il primo autentico musicista romantico svedese. Si interessò molto alla musica corale, che in quegli anni fioriva nelle città universitarie. Södermann conferisce ai suoi cori un carattere patriottico attraverso la stilizzazione di melodie e ritmi tradizionale della sua terra, rappresentando scene di vita quotidiana. Ad esempio, Uti bondens stuga (quarto brano di una raccolta di canti popolari legati al tema delle nozze), descrive una danza contadina. David Wikander ha scritto alcuni brani corali basati su canzoni tradizionali della sua terra d’origine, Dalama, nella Svezia centrale. Kung Liljekonvalje, su testi di Gustav Fröding descrive la bellezza dei fiori e la fragranza della foresta di betulle al crepuscolo di una giornata d’estate.
Il concerto si concluderà con il più celebre poema sinfonico patriottico dell’area scandinava: Finlandia, di Jean Sibelius, che sarà eseguito nella versione con il coro che intona l’inno dedicato alla Finlandia.
Protagonista dei concerti di sabato e domenica con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo il Den Bacchanaliska Kören (DBK), il più antico coro maschile – fondato nel 1829 – ancora attivo della Svezia e dei Paesi nordici composto da sessanta membri cantanti che regalerà a Sanremo un ulteriore concerto gratuito nell’ex chiesa di Santa Brigida domenica 29 ottobre alle 15.00.
Programma completo e biglietti su:https://www.sinfonicasanremo2.it/prenotazioni/negozio/musica-dei-paesi-nordici-per-coro-e-orchestra/