Mercoledì 13 febbraio, durante la conferenza stampa, Bresh ha condiviso riflessioni profonde sulla sua musica, sul legame con la sua città e sul significato della sua esperienza al Festival di Sanremo.
La musica, per lui, è una terapia, un rifugio per chi la ama e la vive intensamente. Parlando del brano La tana del granchio, ha spiegato come il concetto di « tana » rappresenti un luogo sicuro, sia fisico che emotivo, in cui ritrovare se stessi. La sua tana personale è fatta di amici, famiglia e radici profonde, elementi che considera fondamentali per mantenere un equilibrio nella vita.
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Tra gli argomenti affrontati, Bresh ha anche parlato del suo legame con il Genoa e di come un semplice video girato con un amico sulla spiaggia sia diventato un vero e proprio inno popolare tra i tifosi. Ha sottolineato che il brano non è stato pianificato come un inno ufficiale, ma è nato spontaneamente, crescendo grazie all’affetto del pubblico.
Per quanto riguarda la sua partecipazione a Sanremo, ha espresso emozione e responsabilità nell’interpretare Creuza de mä nella serata delle cover, vedendola come un’opportunità per avvicinare le nuove generazioni alla grande tradizione cantautorale genovese.
Durante l’incontro, ha anche parlato della sua crescita artistica, del passaggio da artista di nicchia a una visibilità più ampia e dell’importanza di costruire un legame autentico con il proprio pubblico. Per lui, la musica è un mezzo per raccontare la propria verità, mettendo in luce anche le proprie debolezze.
Infine, ha svelato alcuni dettagli personali, come il suo luogo del cuore a Genova – la zona di Quinto – e il suo piatto preferito, il semplice ma iconico pane e pesto. Sul futuro, ha anticipato che dopo Sanremo lo attendono il tour e il nuovo album, colonne portanti della sua carriera.