Anche questa settimana doppio appuntamento con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
Il primo giovedì 21 aprile alle 17.00 presso il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo con Grigor Palikarov (direttore d’orchestra, compositore, pianista) e Andrey Baranov (violinista) per “Prodigi virtuosistici e Musica Boema”.
Il secondo domenica 24 aprile alle 12.00 con la formazione d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo che eseguirà un breve concerto al Grand Hotel Royal nell’ambito delle attività organizzate a Sanremo da The European Coalition for Israel.
Ad aprire il concerto di giovedì 21 aprile alle 17.00 al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo una prima assoluta: “Libeccio” di Michela Ruggiero.
L’autrice introduce così il brano: “Libeccio (Libycum), ‘Afro’, è un vento che nasce in Africa e raggiunge le coste del Mediterraneo. Il viaggio del libeccio è lo stesso di tanti uomini e donne, in fuga dalla guerra e dalla povertà. Il brano vuole essere la narrazione di questo viaggio, di vento e di uomini. La prima parte del pezzo, caratterizzata dal ricorso a tecniche estese, vuole rievocare i suoni del viaggio per mare su cui si innesta un lamento che diventa canto tribale, fil rouge che attraversa tutto il brano. Il dolore e la nostalgia per la separazione dalla propria terra e dai propri cari, l’incertezza della sorte, incarnano un secondo motivo che si intreccia contrappuntisticamente con il primo, dapprima con un incedere lento, poi man mano incalzando come il soffio del vento che si fa raffica, poi tempesta, grido acuto. Il vento si infrange e si spezza, così come il canto. Pianissimo avanza l’elemento liquido, la calma della profondità del mare, che prende corpo nelle corde vuote del violoncello. Il canto riprende sottovoce, così come il suono del viaggio e si estingue alfine nel silenzio dell’ultimo soffio”.
A seguire il violinista Andrey Baranov eseguirà il “Concerto per violino n.2 in Si min Op.7” di Niccolò Paganini composto a Napoli nel 1826. Il Concerto è tipicamente romantico, con momenti appassionati e altri garbatamente umoristici, come nel Rondò finale, dove il campanello imita scherzosamente il violino nei passaggi più acuti. Il solista esegue passaggi di bravura spettacolari e solo l’intenso Adagio rappresenta un’oasi distesa, ispirata al corrispettivo movimento del concerto n.24 di Giovan Battista Viotti (1755-1824), scritto circa trent’anni prima.
A chiudere il programma la “Sinfonia n.5 in Fa maggiore, Op.76” di Antonín Leopold Dvořák. Composta a cavallo tra i mesi di giugno e luglio del 1875 la Sinfonia venne eseguita solo 4 anni dopo la sua composizione, il 25 marzo del 1879 a Praga, diretta da Adolf Čech. Il compositore la dedica al direttore d’orchestra Hans von Bülow, in segno di riconoscenza per la sua particolare predisposizione ad eseguire le sue opere orchestrali. La quinta sinfonia fu soprannominata “Pastorale” per il suo carattere sereno (curiosamente la tonalità è la stessa della sesta Sinfonia di Beethoven, anch’essa detta “Pastorale”).
Non mancherà giovedì un ricordo di due grandi maestri del pianoforte – Radu Lupu e Nicholas Angelich – scomparsi in questi giorni.
Per informazioni e biglietti: https://www.sinfonicasanremo2.it/prenotazioni/negozio/prodigi-virtuosistici-e-musica-boema-21-4-22-ore-17/
Domenica 24 aprile alle ore 12.00 gli archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo eseguiranno un breve concerto al Grand Hotel Royal nell’ambito delle attività organizzate a Sanremo da The European Coalition for Israel in occasione dell’anniversario della Conferenza di pace che si tenne tra il 19 e il 26 aprile 1920 a Sanremo.
Filippo Biolé, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, sottolinea l’importanza dell’avvenimento: “Sono particolarmente orgoglioso che l’Orchestra Sinfonica di Sanremo sia parte integrante di un evento storico di estrema importanza per la città, con un intervento musicale filologico durante i lavori del CIE – European Coalition for Israel, in memoria della conferenza di pace di Sanremo del 1920 durante la quale furono poste le basi per la costituzione dello Stato di Israele. Verrà promosso altresì un festival stabile di cultura ebraica in Liguria nel quale anche la musica avrà un ruolo da protagonista e per essa lo sarà la nostra Fondazione”.
Giancarlo De Lorenzo, direttore dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, illustra il programma: “Il nostro intervento musicale si inserisce nei lavori del Congresso, al quale sono state invitate personalità di tutta Europa tra cui gli attuali rappresentanti dei Paesi che furono protagonisti nel secolo scorso di questo avvenimento, tanto importante per la storia degli equilibri internazionali e per la città di Sanremo. Il programma prevede Hashivenu, Ernest Bloch, Franco Alfano, Pietro Mascagni; musiche della tradizione ebraica e brani rappresentativi della cultura musicale italiana a testimonianza del legame tra i due popoli sancito nella Conferenza di Sanremo del 1920”.