Il nome del genere deriva dal termine vernacolare brasiliano della pianta, mentre l’epiteto specifico si riferisce all’aspetto delle foglie, che somigliano a quello delle mimose.
Nome comune | Mimosa azzurra |
Origine | Pianta del Sudamerica, Argentina e Bolivia. |
Descrizione | Grande albero di particolare bellezza, sia per il portamento elegante, con ramificazioni morbide, espanse ed aperte, sia per la spettacolare fioritura a inizio estate, e che talvolta si ripete in autunno. Tronco solitamente contorto, con corteccia scura, molto rugosa e fessurata. Il colore del legno sfuma da grigio pallido a biancastro, con grana dritta, relativamente morbido e privo di nodi. Foglie caduche, opposte e bipennate, grandi e composte da numerose pinnule, con strette foglioline opposte, verdi sulla pagina superiore e pallide al rovescio. Fiori tubulari-campaniformi, ermafroditi, penduli, di colore turchino più o meno intenso, raccolti in pannocchie molto decorative all’estremità dei rami. Ai fiori seguono frutti secchi che sono capsule bivalve, legnose, appiattite, di colore verde, simili a medaglioni con il bordo ondulato, che diventano bruni alla maturità; al loro interno numerosi semi alati, color caffè. Il legno di Jacaranda è duro, pesante, resistente, aromatico e richiesto per lavori di ebanisteria e carpenteria. Pianta molto amata in Argentina e l’artista Alejandro Dolina, nel suo libro Crónicas del Ángel Gris, racconta la leggenda di un enorme albero di Jacarandá in Plaza Flores a Buenos Aires, che era in grado di fischiare canzoni di tango su richiesta.Le pianta coltivate a villa Ormond sono state collocata a dimora negli anni ’90. |