giardini di villa ormond

33. Nolina longifolia Hemsl.

Il nome del genere risale a C.P. Nolin, noto botanico francese del XVIII secolo, mentre l’epiteto specifico indica le lunghe foglie persistenti che ricoprono il tronco per molto tempo.

Nome comune Vecchio messicano
Origine Pianta endemica del Messico, importata in Europa nel 1868 è considerata ancora oggi pregiata tra i collezionisti botanici. Nel lontano 1888, durante un’asta, un esemplare venne venduto al prezzo di 1.500 franchi belgi.

Descrizione

Specie con tronco grosso, eretto, alto 3-4 metri, allargato alla base e ricoperto da una corteccia sugherosa, crostacea, profondamente screpolata, con poche ramificazioni che terminano con una corona formata da numerose foglie. Quest’ultime sono numerose, persistenti, nastriformi, lineari-acuminate, minutamente denticolate-seghettate e finemente solcate in senso longitudinale, ricurvate e pendule, verdi o glaucescenti, lunghe circa 150 cm e larghe 2-3 cm, secche e sfilacciate nella parte terminale. Fiori bianco-crema, con odore sgradevole, numerosissimi, riunite in grandi pannocchie erette e molto decorative. Nonostante provenga da una regione tropicale la Nolina offre una buona resistenza al freddo e diversi sono gli esemplari secolari in Riviera che hanno superato i freddi inverni del Novecento. La capacità di ramificare, l’eleganza della chioma, la forma e l’aspetto della corteccia ne fanno una pianta di grande valore ornamentale, da inserire anche come esemplare isolato in giardino e capace di evocare una forte suggestione verso paesaggi desertici. La pianta coltivata a villa Ormond è stata collocata negli anni ’50.