giardini di villa ormond
2 Settembre 2024

15. Pinus pinea L.

Il genere deriva da Pinus, nome latino del pino, connesso con il sanscrito pítu = resinoso, mentre l’epiteto pinea indica il nome latino delle pigne contenenti pinoli: nux pinea.

Nome comune Pino domestico
Origine Specie con areale sulle coste mediterranee che si estende dalla Crimea al Portogallo e all’Algeria

Descrizione

Grande albero, sempreverde, resinoso, con apparato radicale robusto e che può raggiungere i 20-25 metri di altezza.
La chioma ha forma globosa e, nelle piante adulte, assume la caratteristica forma ombrelliforme, formata da rami verticillati espansi incurvati verso l’alto, che si concentrano nella parte alta del tronco. Il tronco è eretto e nei vecchi esemplari e spesso è biforcato; la corteccia è screpolata e fessurata in grandi placche verticali, romboidali, grigio-rossastre; i rametti giovani sono glabri, prima verdi poi giallo-verdastri. Pinus pinea non è particolarmente longevo, ma può giungere fino a circa 200 anni di età. Le foglie sono costituite da aghi flessibili in coppie di 2, lunghe generalmente 10-12 cm, ma anche più. Gli aghi di colore verde glauco sono rigidi, lievemente contorti e hanno margine minutamente dentato ed apice giallastro, acuto, ma non pungente, sono racchiusi in una guaina sugherosa rossastra e persistono sulla chioma generalmente 2-3 anni; È una pianta monoica. I fiori maschili, detti microsporofilli, consistono in un breve peduncolo e in una parte distale squamiforme, sulla cui pagina inferiore vi sono le sacche polliniche. Pianta anemofila, produce una grande quantità di polline giallo. I fiori femminili detti macrosporofilli, consistono in 2 tipi di squame: squama copritrice sterile e squama ovulifera fertile e ispessita, che porta 2 ovuli nella pagina superiore; le squame sono appaiate e ogni squama sterile porta una squama fertile; i macrosporofilli sono ovoidi di colore verdastro con striature violacee, si formano nella parte alta della chioma e crescono all’estremità dei nuovi germogli. Gli strobili, sessili o brevemente peduncolati, solitari o abbinati, sono molto pesanti, ovato-globosi, resinosi; hanno squame spesse, bruno-rossicce, lucide, terminanti in un largo scudo piramidale. Ogni squama porta 2 grossi semi eduli detti pinoli, protetti da guscio legnoso, ornato da un’ala rudimentale e ricoperti da una polverina nero-purpurea. Maturano in 3 anni. Legno con alburno bianco rosato e durame bruno, tenero e resinoso, che resiste bene all’umidità e usato nelle costruzioni navali. I pinoli vengono utilizzati dall’industria dolciaria e per l’estrazione dell’olio. La resina era un tempo usata per distillare la trementina e la pece era impiegata per calafatare le imbarcazioni.