Il genere onora primo presidente degli Stati Uniti d’America, George Washington. Il termine specifico robusta, deriva dal latino robustus = robusto, vigoroso. In questo caso si intende la robustezza dello stipite e il vigore vegetativo.
Nome comune | Palma della California |
Origine | Palme originarie delle regioni più o meno desertiche della California e di Sonora, in Messico, dove crescono ancora spontanee, solitamente lungo le rive di fiumi e nei canyon rocciosi. |
Descrizione |
Palma con stipite molto slanciato, che può superare i 20 metri di altezza, esile, sovente allargato alla base, di colore bruno grigiastro, che presenta piccolissime spaccature verticali e segni anulari molto ravvicinati e sottili. Le foglie, più piccole di W. filifera, sono di colore verde lucido e in giovane età, presentano lunghi fili che poi scompaiono con l’invecchiamento. Gran parte delle W. robusta sono “autopulenti”, dato che le foglie cadono naturalmente negli esemplari più adulti. La pagina fogliare è suddivisa segmenti, piuttosto morbidi e le punte bifide sono ricadenti. Le basi dei segmenti, all’inizio del picciolo, sono ricoperte sul dorso da una peluria molle e stopposa. Il picciolo di colore rosso-bruno è costellato su tutta la lunghezza di robuste spine, ineguali e ricurve, che possono essere diritte, uncinate e spesso rivolte anche in senso inverso. Palma monoica, con fiori bisessuali bianchi e molto numerosi, portati da vistose infiorescenze infrafogliari, arcuate e ricadenti, più lunghe delle foglie. Le spate sono formate da una protezione di consistenza cartacea ed emergono durante l’estate. I frutti sono piccole drupe, ovoidali, lucenti con mesocarpo ridotto a pellicola e che contengono un seme ad elevato potere germinativo, soprattutto se passati attraverso il tratto digestivo di un animale, come i coyote del deserto. Sono palme resistenti agli incendi e, sebbene le vecchie foglie secche brucino rapidamente come una torcia, lo stipite non subisce danni. Gli incendi non disturbano affatto queste palme e favoriscono la produzione di semi ed aiutano le giovani piante a prevalere sulla vegetazione antagonista circostante. L’importanza di queste piante era notevole per le popolazioni indiane che ricavavano materiali per la costruzione di ripari e manufatti domestici, come cesti, cordame, indumenti e sandali. Gli esemplari di Villa Ormond sono stati messi a dimora prevalentemente negli anni ‘30. |